”Scivolare.. scivolare..!” 🎼 La fisarmonica che suona.. la cutizza sul fuoco, un’oca attaccata al grembiule.. l’acqua dalla roggia scroscia nel laghetto.. il dondolo cigola davanti al noce.. due angioletti e una poesia sul grande camino.. Amalia era anche questo.. ♥️
💭 Oh noi bambini gironzolavamo spesso tra il mulino e la casa della Sciura Amalia.. scappavamo dalle sgridate dei Maufet quando giocavamo con l'acqua alle ruote mentre giravano vigorose.. e ci mettevamo chini a sbirciare tra le foglie di lauro della sua siepe.. cosa ci fosse al di là era un misto di mistero e tentazione che accendeva la curiosità di tutti noi piccini.. si sentivano i cani abbaiare.. qualche oca starnazzare.. si scorgevano alberi altissimi e folti.. e questa figura femminile schiva e solitaria, ma al tempo stesso così inspiegabilmente accogliente.. Se ci vedeva noi subito ci nascondevamo, ma lei si avvicinava a noi con dolcezza e ci lasciava entrare.. come dire “nel suo regno”.. e a quel punto non mancava mai di un sorriso e tante caramelle..!
Amalia adorava preparare la Cutizza.. si tratta di un'antica merenda del Lago di Como.
Ingredienti (4 porzioni):
Farina Bianca (200 g),
Latte (180 g),
Olio di semi (q.b.),
Uova (n. 3), Scorza di limone (q.b.), Zucchero vanigliato (q.b.), Sale (q.b.).
• Rompere le uova in una ciotola;
• Sbatterle unendo la farina, un pizzico di sale, la scorza di limone grattugiata e, successivamente, il latte;
• Lavorare l’impasto fino ad ottenere una pastella ben omogenea e fluida;
• Scaldare l’olio in una padella antiaderente;
• Versare la pastella fluida;
• Cuocere per qualche istante da entrambi i lati;
• Cospargere con lo zucchero e servire ben calda.
Questa è la ricetta nella versione nobilitata dalla presenza di un po’ di zucchero e uova, ma esistono altre varianti più povere (la schita, il paradell o laciada, la brusada) che utilizzano solo acqua e farina. Sempre imparentati con la cutizza sono i cutizzit o turtej, preparati friggendo la pastella a cucchiaiate.
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